Il mio profondo disprezzo verso coloro che si autodefiniscono pro-vita; come a dire che chi sceglie di non parassitarsi -con la propria impotenza- al totale servizio degli altri, sarebbe pro-morte. Schifosi. Ma l'insensibilità votata al martirio di molti cattolici è proverbiale. Liberi di farlo, ma non rompete i coglioni a chi ha ancora un briciolo di "sanità" e fa volentieri a meno della vostra invadente "santità"!

3/12/2010
Andarsene dall'Italia perchè? Quando comunque sia resta il paese più bello e ricco del mondo? Proprio per questo restare per lottare, se necessario fino alla morte, ed è necessariamente indispensabile, contro coloro che invece proprio non vogliono che l'Italia sia bella e ricca a dispetto delle proprie tasche.

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Contro quel femminismo che è solo un'altra forma di razzismo e si veste di valori di lotta per la libertà(quale?) e che mi stufa parecchio sin da subito. La parità dei sessi? bene, allora togliamo anche alla parola maschilismo la sua accezione negativa, oggi, nel 2010; anzi, meglio: liberiamoci da queste etichette vuote di contrapposizione estenuata per liberarci davvero da qualsiasi forma di soggezione imposta.

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Opinioni dette a punta di labbra per la vergogna, per il vergognoso timore, di voler mostrare il bellissimo schifo delle proprie viscere -la passione- che si è. Altrimenti meglio sarebbe non avere opinioni.


21 Novembre 2011
La pienezza della cultura contro le paranoie della psicologia, la quale della prima fa parte; ma l'importanza di capire che nemmeno la seconda è la verità sull'uomo così come non lo è la religione, per quanto quest'ultima così come la psicologia, partorienti ipotesi sicuramente all'uomo suggestive, consolanti, sedative. Ma ecco che sento invece la verità appartenere piuttosto al mondo dello sconforto, come lo è la (non)visione della Terra da un punto ad essa opposto nell'Universo (s)conosciuto, sempre che un opposto esista.
E siamo qui, e ci aggrappiamo a quel che possiamo per non scivolare, e quel che possiamo lo creiamo, ed è la creazione in sè ad essere interessante, come le religioni, le filosofie, la psicologie, le arti, etc.: tutti minuscoli specchi della nostra minuscola presenza e del minuscolo che sappiamo, e mai invece la presunzione di sapere un tutto che sia valido per tutti e per tutto.

19 Novembre 2010
Se a 29 anni sei già così disilluso, significa che fino ad ora hai saputo cogliere ben poco di ciò che la vita ti ha comunque offerto, e quindi la colpa non è della vita certo, ma nemmeno del modo in cui è organizzata e concepita al di fuori di te, o almeno, non solo.

17 Marzo 2010
Sensibile come sono al tema delle sensibilità, evitate per sensibilità mia di osar dare dell'insensibile -voi che tanto siete convinti della vostra sensibilità come una cosa assoluta(ma sensibilità a cosa? in base a quali termini d'interesse se non quelli dati da un informe preconfezionato buon senso comune)- a chi ad esempio poco o niente tollera il vostro amore "egoistico" per la cattività degli animali domesticizzati(e quindi non per gli animali in sè), quando inutili ad ogni servizio sociale, quando slegati dalla terra e dal loro ambiente primordiale.
Come se a loro animali fosse dovuta la stessa cattività e tipo d'amore con cui noi altri animali-macchine, siamo abituati a convivere e a scambiarci sin dai primi giorni di vita, grazie a un sistema educativo che insegna i valori di giustizia e libertà in base a un perenne stato di sottomissione incondizionata a qualcuno o qualcos'altro.
Stesso sistema che ha prodotto quindi l'idea di una "giusta" sensibilità e quindi insensibilità, di "giusto" amore con la sua cattività annessa, del buon senso comune insomma.
Quando la ragione si allontana dal tracciato semplice indicato dalla natura, allora e solo allora è malattia. Cioè ora e ovunque, da tempo in corso, sempre più radicata e con meno possibilità di regressione perchè sempre più inconsapevole nei malati, in stato terminale - si spera.

17 Marzo 2010