...foss'anche che un giorno non abbia più parole da inchiodare al foglio (ed ho un dèbole per i tèrmini sdrùccioli, sdrucciolèvoli, da cui il nodo precìpiti...) come sacrificio del pensiero all'assenza, ma più grave mi sarebbe perdere dalle parole la lettera a, e dunque tutto l'alfabeto, per così ridurla a divenir prole, che ancora mi sembra l'offesa più imperdonabile che si possa infierire alla pietra, che respiro non ha, e non avendone come minimo lo stesso linguaggio, come potrebbe dunque desiderare che chi invece respira, con la sua pretesa di mobilità, possa modificargli, invadergli la forma? il (no)senso? la pace? ...

24 Gennaio 2012