Le delusioni non aiutano a crescere. Quella è un'altra cosa che ora non oso nemmeno nominare. La delusione tende a far rinchiudere in se stessi, a chiudere se stessi. La delusione è una cicatrice, e da una cicatrice non entra e non esce niente, semmai ci si sposta lungo la superficie. Ci si sposta su un altro spazio ancora integro del cuore da dove poter far sbocciare e far crescere quella cosa lì, e crescere insieme ad essa. La mente può essere buon concime se ben la si concima. Ci sono cuori talmente sfigurati, al limite del misconoscimento di se stessi e di quella cosa lì; di una durezza crostosa, scosse telluriche violente. Talmente pietrificati che il terreno fertile ancora possibile è così ridotto e nascosto sotto la polvere che il martello pneumatico sembra essere l'unica soluzione. Con il grosso rischio della rottura definitiva.


4 Giugno 2012    
...foss'anche che un giorno non abbia più parole da inchiodare al foglio (ed ho un dèbole per i tèrmini sdrùccioli, sdrucciolèvoli, da cui il nodo precìpiti...) come sacrificio del pensiero all'assenza, ma più grave mi sarebbe perdere dalle parole la lettera a, e dunque tutto l'alfabeto, per così ridurla a divenir prole, che ancora mi sembra l'offesa più imperdonabile che si possa infierire alla pietra, che respiro non ha, e non avendone come minimo lo stesso linguaggio, come potrebbe dunque desiderare che chi invece respira, con la sua pretesa di mobilità, possa modificargli, invadergli la forma? il (no)senso? la pace? ...

24 Gennaio 2012